Ci è servito un brutto scossone per capire che i servizi digitali non sono una mera risorsa, piuttosto un diritto da garantire a tutti i cittadini, studenti, insegnanti e lavoratori.
Smart-working e didattica on-line, fino a qualche mese fa, erano pura fantascienza.
Finalmente, sfruttando i finanziamenti europei, il Ministero dello Sviluppo Economico ha tracciato le linee guida per poter richiedere l’agevolazione per l’acquisto di dispositivi elettronici e, soprattutto, per poter accedere ai servizi internet. Sono previsti fino a 500 euro per le famiglie e fino a 2000 euro per le imprese.
Purtroppo però, rispetto agli altri bonus, in questo caso, l’utente non potrà richiedere direttamente il voucher. Infratel, società demandata a gestire le domande, riceverà le richieste direttamente dagli operatori di TLC che si occuperanno di verificare i requisiti.
Per beneficiare del bonus da 500 euro è necessario avere un reddito ISEE non superiore ai 20.000 euro annui. Invece è previsto un bonus di 200 euro per le famiglie con reddito ISEE fino a 50.000 euro.
Sinceramente, pensiamo che affidare la digitalizzazione direttamente agli operatori non sia una scelta molto azzeccata.
Pronti, dunque, ad essere bombardati da offerte per l’acquisto di offerte Internet casa, con pc o tablet forniti dagli stessi operatori.
Probabilmente, il bonus pc-internet non basterà a colmare la distanza tra chi è già servito da servizi internet e chi non ha nemmeno la linea fissa . Questi ultimi si vedranno negata, ancora una volta, la possibilità di acquistare il pc o il tablet per impossibilità di accedere all’offerta per mancanza di copertura. Per non parlare di chi è servito ancora da linee obsolete in rame che, in funzione del bonus, proveranno comunque ad attivare le nuove proposte a banda larga, ma, purtroppo, inevitabili saranno i disservizi.
La nostra previsione non è delle più felici, molti saranno i reclami ed inevitabili le incomprensioni tra consumatori ed operatori. Speriamo di sbagliarci.