La corretta conservazione degli alimenti rappresenta un tema fondamentale per tutta la filiera alimentare, dai produttori ai consumatori. Dal canto loro, le aziende alimentari, supermercati, bar, ristoranti, pasticcerie, solo per fare alcuni esempi, devono rispettare precise regole e criteri definiti da norme e regolamenti cogenti. Abbiamo tutti sentito parlare dell’HACCP (analisi dei rischi e dei punti critici di controllo) consistente in una metodologia operativa, obbligatoria e riconosciuta a livello internazionale, per una gestione sicura dei pericoli nella produzione e manipolazione degli alimenti e bevande. D’altro canto, ci sono i consumatori che, pur non avendo obblighi di legge, rispettando precise regole di condotta possono garantirsi una maggiore sicurezza alimentare. Gli alimenti, infatti, se non conservati correttamente, possono presentare alterazioni e contaminazioni da microrganismi come batteri, parassiti, virus. Tra i batteri più comuni pensiamo alla salmonella, escherichia, listeria. Alcuni di questi parassiti possono produrre tossine in grado di compromettere, anche in maniera grave, la salute del consumatore. Le patologie legate al consumo di alimenti contaminati da agenti patogeni si dicono MTA (Malattie Trasmesse da Alimenti) e vanno da forme lievi come ascessi, foruncoli, cellulite, infezioni, per arrivare a forme gravi di intossicazione, polmonite e meningite. Ecco perché è importante parlare di “consumo consapevole” anche in termini di corretta conservazione degli alimenti. I metodi più comuni di conservazione sono la sterilizzazione, refrigerazione, surgelazione, il sottovuoto, la salagione, acidificazione ed essiccazione. Gli ambienti estremi come la mancanza di aria e di acqua, il calore ed il freddo, difatti, inibiscono la proliferazione di germi. E’ importante, dunque, sapere che gli alimenti “non deperibili” (pasta, legumi, farine, prodotti in scatola) vanno conservati a temperatura ambiente. Quelli “deperibili” (latte, pesce, carni, uova, formaggi, frutta e verdura) devono essere conservati a determinate temperature, così come indicate sulle etichette. Ma come facciamo a garantire ad ogni prodotto la giusta temperatura? Semplice, prestando attenzione alla collocazione nel frigo di casa. Ogni scompartimento, infatti, presenta una diversa temperatura ed è progettato per ripartire in modo corretto gli alimenti da conservare.