I consumatori dicono basta. Troppe le infrazioni e le procedure non conformi.
Segnale importante alla lotta contro i comportamenti scorretti subiti dagli utenti. L’OTUC, Organismo di Tutela degli Utenti e Consumatori del Servizio Idrico Integrato ATO4, costituito dalle Associazioni dei Consumatori riconosciute e presenti sul territorio, tra cui Asso.Cons.Italia, nella scorsa riunione di marzo, ha denunciato gravi irregolarità da parte del Gestore Acqualatina che non avrebbe rispettato le direttive ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) sulla rilevazione delle letture (delibera 218/2016), sulla fatturazione di consumi anteriori a due anni dall’emissione (del. 547/2019) e sulla gestione della morosità e relativo recupero (del. 311/2019). I comportamenti segnalati, che penalizzano fortemente l’utenza, sono relativi alla mancata regolare letturazione dei misuratori (che deve avvenire almeno due volte l’anno) in violazione della delibera dell’Autorità TIMSII del 218/2016 richiamata nella Carta dei Servizi agli art. 5.3 e 5.4. Ci sono casi di utenze in cui le letture sono state effettuate a distanza di un anno e oltre. Acqualatina, inoltre, nei casi di morosità, non attuerebbe correttamente le procedure di costituzione in mora, così come richiamate dalla delibera dell’Autorità 311/2019, andando praticamente a rivalersi sugli utenti paganti aumentando le tariffe. Oltre a ciò, il Gestore non applicherebbe quanto disposto dalla delibera dell’Autorità 547/2019 e dalla Carta dei Servizi, mancando nel comunicare in bolletta agli utenti la possibilità di richiedere la prescrizione biennale. Il Presidente Antonio Villano di Assoconfam Latina, ha persino presentato un esposto all’AGCM. E anche noi di Asso.Cons.Italia, come le altre Associazioni dei Consumatori, abbiamo appoggiato la sua iniziativa chiedendo un sollecito intervento sanzionatorio all’AGCM Direzione Generale per la tutela del Consumatore, al fine di porre fine a tali comportamenti che contribuiscono ad aumentare la asimmetria tra consumatori ed il gestore. Nell’ottica di un miglioramento complessivo della qualità dei servizi, auspichiamo un sollecito intervento anche relativamente alla Camera di Conciliazione che necessita di aggiornamenti di regolamentazione e della pronta soluzione alle problematiche relative al dissalatore di Ponza, il cui fermo, a causa di iniziative legali, ed il contestuale mancato rinnovo del contributo dalla Regione Lazio al trasporto dell’acqua potabile via mare, comporterà un costo che ci ritroveremo in bolletta con l’inevitabile aumento delle tariffe.